Salute, Lavoro, Resilienza parte2

Salute, Lavoro e Resilienza

(parte 2)

Sabato 10 ottobre 2020 nelle sale della cantina Castelvecchio di Terricciola, si è svolto il secondo appuntamento del ciclo di conferenze organizzato dal Biodistretto Valdera sui tre temi principali “ Salute, Lavoro, Resilienza” con il tema del lavoro al centro delle attività della giornata. Alla tavola rotonda del mattino hanno partecipato diversi sindaci della Valdera, rappresentanti delle università, associazioni di categoria e ricercatori. La giornata è stata aperta da Stefano Gonnelli, coordinatore del Comitato Promotore del Biodistretto, che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico ed ha brevemente spiegato la filosofa e gli obiettivi del nascente Biodistretto. Sul tema di “ Lavoro e innovazione” il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, ha sottolineato la necessità per la Valdera di focalizzarsi su progetti che possano portare un elevato moltiplicatore economico come il progetto sulla mobilità in Valdera di cui potranno beneficiare sia il turismo che le aziende del territorio. I sindaci di Terricciola, Mirko Bini e di Palaia Marco Gherardini hanno espresso il loro appoggio alle attività del Biodistretto e sottolineato l’importanza di valorizzare i prodotti biologici del territorio, molti dei quali di qualità eccellente, oltre che la necessità di avere un presidio territoriale per la prevenzione di incendi e dissesto idrogeologico. Cristina Martelli, Segretario Generale della Camera del Commercio di Pisa ha illustrato nel suo intervento il grande potenziale della Valdera come destinazione di turismo enogastronomico di qualità e indicato come dalla collaborazione tra Terre di Pisa ed il Biodistretto si possano immaginare percorsi turistici specifici esclusivamente dedicati al Bio. Francesco di Iacovo dal Centro di ricerche Agro-Ambientali “ Enrico Avanzi” , nel ricordare le esperienze di reinserimento lavorativo e di agricoltura sociale della Valdera, ha elogiato lo statuto del Biodistretto il cui scopo è promuovere non solo le pratiche agricole veramente sostenibili, ma anche il lavoro agricolo come creatore di relazioni sociali, eque e solidali. Le docenti Angela Zinnai e Francesca Vanturi dalla facoltà di Enologia di Pisa hanno parlato del potenziale enologico del territorio della Valdera. Hanno inoltre sottolineato l’importanza di iniziative così dette “dal basso”, come quelle dei biodistretti, che mettendo in rete le imprese ed i consumatori, consentono di attivare percorsi e collaborazione su ricerca e innovazione che altrimenti non sarebbero possibili a causa di alcune rigidità burocratiche che arrivano dalla Regione. Infine Paolo Rossi di Unione Agricoltori e Gianluca Barbieri della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana hanno dibattuto sulle strategie necessarie a incrementare i posti di lavoro nelle attività agroalimentari.

A conclusione della tavola rotonda è arrivato l’ottimo pranzo preparato dalla Locanda degli Artisti di Terricciola, con un menù raffinato e a base di prodotti biologici e di stagione offerti dalle aziende del Biodistretto Valdera. Tra le pietanza assaggiate:
• Brisée di castagne di Rivalto con lardo di cinta e rosmarino
• Vellutata di zucca con dadini di pane tostato, fonduta di taleggio e porcini
• Peposo degli Artisti alla fornacina
• Pecorino pepato con miele
• Crema di Vin Santo con cioccolato fuso, pinoli e cantuccini.
In accompagnamento di una vasta selezione di vini delle aziende vitivinicole biologiche del Biodistretto : Castelvecchio, ospite dell’evento, Podere la Chiesa, Tenuta di Ghizzano, Le Palaie, I Moricci, Terre del Ving-Podere Borgaruccio, I Lemmi, Fattoria Fibbiano, Sorelle Palazzi, Podere Spazzavento, Terre di Guidoreste ed altri.

Nel pomeriggio si è svolta anche la degustazione “ Vecchie annate e Vitigni Rari della Valdera” guidata dalla giornalista Nicoletta Dicova. La degustazione ha suscitato forte interesse con notevole presenza da parte dei produttori e i rappresentanti delle istituzioni ospiti alla tavola rotonda. La qualità dei vini assaggiati è stata un’ulteriore conferma del grande potenziale vinicolo della Valdera, capace di dare vini longevi e dal carattere distintivo.

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