Il Territorio
Da un punto di vista strettamente geografico, la Valdera indica la valle attraversata dal fiume Era (Pisa, Toscana, Italia), dalla sua origine vicino a Volterra al suo ingresso nel fiume Arno a Pontedera .
La valle è orientata a nord-sud e circondata da dolci colline e calanchi verso est e da colline montuose verso ovest.
Geologicamente, l'intera valle era coperta dal mare fino al pliocene e questo spiega le rocce sedimentarie sulle colline orientali mentre le montagne occidentali hanno una formazione molto più antica.
Da un punto di vista strettamente geografico, la Valdera indica la valle attraversata dal fiume Era (Pisa, Toscana, Italia), dalla sua origine vicino a Volterra al suo ingresso nel fiume Arno a Pontedera .
La valle è orientata a nord-sud e circondata da dolci colline e calanchi verso est e da colline montuose verso ovest.
Geologicamente, l'intera valle era coperta dal mare fino al pliocene e questo spiega le rocce sedimentarie sulle colline orientali mentre le montagne occidentali hanno una formazione molto più antica.
La Valdera è stata abitata sin dal Neolitico sebbene i maggiori resti archeologici siano quelli legati alla civiltà etrusca che stabilì a Volterra una delle loro principali città dell'Italia centrale.
Il clima è tipico dell'Italia centrale, con estati calde e secche (fino a 40 ° C a Luglio e Agosto ) e inverni miti (da 2-12 ° C a gennaio e inizio febbraio)
Le piogge annuali variano da 600 a 800 mm e si concentrano principalmente in aprile / maggio e ottobre / novembre.
Topologia, geologia e clima hanno modellato le principali colture locali: il fondovalle è principalmente coltivato a grano, girasole e altri cereali e legumi; le colline centrali e orientali sono coltivate principalmente con uva da vino e ulivi, mentre le colline occidentali più fredde sono coltivate con alberi da frutto, ulivi e, sui pendii più alti, castagni. In Valdera, il cibo tradizionale toscano armonizza due principi inseparabili: semplicità e qualità. La cucina toscana si basa sulla cosiddetta " cucina povera", le tradizioni culinarie contadine sorte per necessità durante i periodi difficili. Queste ricette sono in parte vegetariane e stagionali: esempi sono la Pappa al Pomodoro e la Panzanella (entrambe a base di pane cotto secco, pomodori e basilico fresco) e la Ribollita invernale (una zuppa con pane saltato, cavolo nero e fagioli).
Ci sono anche alcune famose ricette di carne come la Bistecca alla Fiorentina, La Trippa alla Pisana, il Cinghiale in umido con funghi e polenta e in salmì e il Peposo (carne di manzo stufata nel vino e pepe nero). Le torte includono l'onnipresente Tiramisù, il Castagnaccio (una torta fatta con farina di castagne), la Torta co’ Bischeri e alcuni dolci della tradizione Toscana come i Cantucci col Vinsanto, il Panpepato e il Panforte
Tra i prodotti tipici della Valdera val la pena ricordare il Vino Chianti DOCG, L’olio EVO Toscano DOP, Il Pecorino delle Balze di Volterra DOP, il Tartufi, le Ciliegie di Lari e il Marrone di Rivalto. Ancora oggi, in Valdera, la gente preferisce rimanere vicine alle proprie radici e continuare a cucinare ricette tradizionali sebbene la crisi economica abbia influenzato anche le abitudini di cucina.
In termini di economia la Valdera è certamente un territorio composito che riproduce su piccola scala la complessità della regione Toscana: la parte settentrionale è più urbanizzata e basata su fabbriche manifatturiere (Pontedera e Ponsacco); offre una vasta gamma di servizi (scuole, ospedali, servizi commerciali e per il tempo libero) e funge da hub di trasporto verso le principali città toscane. La Valdera meridionale invece non è molto sviluppata, è meno accessibile e decisamente rurale.
Statuto
ETICHE E PRINCIPI ISPIRATORI
L’Associazione si ispira alle seguenti etiche e principi:
- Cura della terra, ovvero riconoscere il valore dei sistemi naturali nella loro complessità. Gli interventi umani saranno quindi volti a non danneggiare o a ripristinare gli equilibri ambientali;
- Cura degli esseri umani, ovvero riconoscere la fondamentale importanza di soddisfare bisogni fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche distruttive su larga scala;
- Praticare il consumo consapevole e sobrio e condividere le risorse in eccesso in modo equo e solidale;
- Nel rispetto delle etiche e dei principi elencati, gli associati condividono i valori di resilienza, rinnovabilità, integrazione, equità.
Obiettivi e finalità
- Promuove le pratiche agricole sostenibili anche oltre il biologico e verso la agroecologia
- Adotta pratiche di inclusione sociale per mitigare la marginalizzazione
- Si adopera per favorire la disintermediazione e la riduzione delle pratiche burocratiche
- Promuove l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi per consentire l’accesso equo alla terra
- Lavora a progetti di economia circolare coinvolgendo tutti gli attori della filiera
- Partecipa a piani strategici territoriali e di integrazione urbana e rurale
- Collabora attivamente con scuole e università per la formazione degli attori della filiera agroalimentare verso gli obiettivi di sostenibilità